Analisi Bioenergetica
Psicoterapia psico-corporea fondata da Aleander Lowen negli anni 70. Questo approccio è tra i primi a capire l’importanza di inserire il corpo all’interno della stanza di terapia. In quegli anni si osserva che la sola interpretazione cognitiva dei vissuti e dei sintomi talvolta non è sufficiente per promuovere un processo di guarigione. In particolare Lowen introduce il concetto di Grounding, mettendo la persona in piedi sulle proprie gambe, la sposta da una posizione psicologica regressiva ad una attiva, favorendo lo sviluppo di una parte adulta in grado di essere attivamente responsabile del proprio percorso di crescita e guarigione. La persona viene osservata come un organismo vitale: non esiste distinzione tra mentale e corporeo, ma un’ insieme di sensazioni emozioni e pensieri. Una persona il cui flusso energetico è bloccato, ha perso una parte della sua vitalità e quindi della sua personalità. I blocchi muscolari si sviluppano per mantenere la repressione di una o piu’ emozioni la cui espressione non è stata accettabile dall’ambiente in cui si è cresciuti.
L’obiettivo dell’Analisi Bioenergetica è ripristinare un equilibrio a livello somatico, emotivo e psichico, attraverso un’intervento sia top down (dall’alto al basso) che bottom up (dal basso all’alto). Ovvero, l’elaborazione dell’informazione avviene sia partendo dai contenuti portati dal paziente, quindi partendo dal versante psichico per entrare poi in quello emotivo e corporeo; sia osservando la respirazione, i movimenti, l’espressione corporea e favorendo l’elaborazione di vissuti emotivi inconsci per arrivare ad una integrazione consapevole.
Compassion Focused Therapy
La Compassion Focused Therapy (CFT), nata da Paul Gilbert nel 2009 e sviluppata attraverso numerose ricerche degli ultimi 30 anni, si basa sullo studio del cervello e dei sistemi di regolazione emotiva che si sono evoluti per soddisfare importanti funzioni.
Coltivare la Compassione può essere molto importante per essere più consapevoli di ciò che accade nel proprio mondo interiore ed essere in grado di regolarlo. E’ stato riscontrato che nei momenti di stress le persone più autocritiche e giudicanti facciano più fatica a regolarsi, mentre chi mantiene un’intenzione compassionevole verso la propria e l’altrui sofferenza riesca meglio a contrastare i problemi.
La Compassione non dovrebbe essere confusa con il sentimento di pena o con un atteggiamento remissivo. La Compassione viene definita come la capacità di provare empatia insieme all’attivo desiderio di aiutare se stessi e le altre persone. E’ una motivazione fondamentale per l’evoluzione che ci ha resi sensibili ai comportamenti di gentilezza e cura, aumentando i comportamenti di protezione e sicurezza, fondamentali per la sopravvivenza di noi mammiferi.
EMDR
Nasce come tecnica d’intervento del PTSD, per svilupparsi e diventare un approccio psicoterapeutico d’elezione nel trattamento del Trauma.
Esiste un sistema innato nelle persone, in grado di elaborare le informazioni con cui si viene in contatto in una direzione di autoregolazione, tale sistema è orientato alla salute. Un cervello traumatizzato, è un cervello bloccato. L’insieme di sensazioni, emozioni e pensieri dell’evento traumatico vengono incapsulate in un circuito neuronale che non riesce a regolarsi e quindi viene mantenuta una risposta fisiologica eccessiva anche in situazioni neutrali. Inoltre questi ricordi traumatici si legano tra di loro, creando un “effetto domino” (van der Kolk, Bessel A., 2007), ovvero un trauma richiama altri traumi.
Il terapeuta che utilizza questo approccio dovrebbe svolgere una funzione di facilitatore nel processo di sblocco del processo, aiutando la persona ad elaborare le informazioni che sono immagazzinate in memoria per stimolare il meccanismo innato di autoguarigione.